Politica e Società

Olio di palma: un business pericoloso?

olio di palma pericoloso
Autore immagine: oneVillage Initiative; licenza immagine: CC BY 2.0

Leggendo accuratamente gli ingredienti di molti alimenti di uso quotidiano (come merendine, biscotti, gelati, crackers…..) è facile imbattersi nella dicitura “olio di palma” o “grassi vegetali di palma”.

Tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo trovati, nostro malgrado, a consumarlo, a volte senza nemmeno saperlo.

L’olio di palma, infatti, è un ingrediente onnipresente in quasi tutti i prodotti dolciari confezionati.

Ma perché le aziende ne fanno un uso così massiccio?

La risposta è semplice: il suo largo utilizzo è dovuto al basso costo di produzione che lo rende uno degli oli vegetali più economici sul mercato.

Tuttavia nell’ultimo periodo si è acceso un grosso dibattito circa i suoi effetti sulla salute umana.

Alcuni studi hanno attestato che l’olio di palma aumenta il rischio cardiovascolare. Chi si interessa un po’ di biologia non si sarà certamente stupito di questo, visto che da molti anni è stato accertato che alcuni acidi grassi saturi (compresi quelli presenti nell’olio di palma) alzano il livello di colesterolo nel sangue aumentando i rischi di coronopatie.

Recentemente, poi, da una ricerca svolta dalle Università di Bari, Padova e Pisa, è emerso che il palmitato (un acido grasso presente nell’olio di palma) stimolerebbe l’espressione della proteina p66Shc che promuove la formazione di specie reattive dell’ossigeno, responsabili, a loro volta, della morte delle cellule β del pancreas.

Le cellule sopracitate sono molto importanti perché producono insulina, un ormone essenziale per la diminuzione del livello di zucchero nel sangue. Quindi, secondo la ricerca, l’olio di palma, uccidendo le cellule β del pancreas, sarebbe responsabile dell’insorgenza di diabete di tipo 2.

Per quanto riguarda, invece, la correlazione tra olio di palma e l’insorgenza di cancro ancora non ci sono evidenze scientifiche.

Nonostante molti ricercatori sono concordi circa i danni alla salute provocati dall’olio di palma, alcuni studi hanno rigettato questa tesi e ci sono stati casi in cui si è arrivati, addirittura, ad affermare che esso faccia bene alla salute (perché diminuirebbe i valori di colesterolo “cattivo”).

In sua difesa si sono schierate, poi, le aziende che ne fanno largo uso creando l’Unione Italiana per l’olio di palma sostenibile che mira a difendere, attraverso una poderosa campagna pubblicitaria, questo prezioso prodotto.

A questo punto, il cittadino, però, viene a trovarsi in una situazione alquanto confusa perché da un lato le ricerche scientifiche testimoniano la pericolosità dell’olio di palma; dall’altro le multinazionali e altri ricercatori la smentiscono.

E allora cosa fare?

Il mio consiglio non è di escludere completamente l’olio di palma dalla dieta, ma semplicemente non fare un abuso dei prodotti che lo contengono. Chi, invece, ha problemi di colesterolemia o diabete farebbe bene a eliminarlo completamente, prediligendo una dieta più sana.

Invito, inoltre, a diffidare di chi fa una pubblicità positiva di questo prodotto perché potrebbe essere mosso da motivazioni economiche.

Voglio far notare, infine, che alcune aziende hanno eliminato l’olio di palma dai loro prodotti (sostituendolo con olio di semi di girasole o di mais). Una lista completa (e in continuo aggiornamento) di tutti i prodotti senza olio di palma la potete trovare QUI.

 

Fonte:

Olio di palma. (20 aprile 2016). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 28 aprile 2016, 19:38 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Olio_di_palma&oldid=80287207.